Il questore Gianni Triolo, che si è tolto la vita nel suo ufficio a Biella, ha lasciato due biglietti indirizzati alla moglie e a suo figlio.
Gianni Triolo, questore di Biella, ha lasciato due biglietti sulla scrivania del suo ufficio, lo stesso in cui si è tolto la vita sparandosi un colpo alla testa con la sua pistola d’ordinanza. Nei due biglietti, indirizzati alla moglie e al figlio, l’uomo ha spiegato i motivi del gesto (che sarebbe stato premeditato).
Gianni Triolo: questore suicida a Biella
L’intera comunità a Biella è scossa per la morte di Gianni Triolo, il questore che si è tolto la vita all’interno del suo ufficio in via Sant’Eusebio. Triolo sarebbe arrivato prestissimo sul posto di lavoro e infatti proprio per questo nessuno tra i suoi colleghi avrebbe avvertito lo sparo della pistola d’ordinanza che l’uomo ha usato per togliersi la vita. Il gesto sarebbe stato premeditato e Triolo avrebbe spiegato le sue motivazioni in due drammatiche lettere lasciate a sua moglie e a suo figlio. Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, ha scritto in un post sui social:
“La Città di Biella è in lutto. Siamo tutti profondamente scossi e addolorati per la notizia. Il questore Gianni Triolo era entrato in punta dei piedi nella nostra comunità, ma in poco tempo aveva saputo guadagnarsi il rispetto e la stima di tutti”.